28 Février 2006
Riflettori sulle periferie al Forum di Tor Bella Monaca Organizzato dall’amministrazione comunale il 25 e 26 febbraio di Nicola Capozza Il 25 e il 26 febbraio presso il nuovo Teatro di Tor Bella Monaca, in via Bruno Cirino, nell’VIII municipio, si è tenuto il forum “Periferie in movimento. Verso una città solidale e partecipata”. Al centro dell’attenzione sono state poste le politiche integrate, la partecipazione, l’identità, l’ecosostenibilità, i giovani, i migranti, lo sviluppo locale, l’altra economia, che fanno parte del programma che l’assessorato alle Politiche per le Periferie ha elaborato per trasformare i quartieri periferici di Roma. Il convegno, aperto a tutti i cittadini, ha esaminato le trasformazioni intervenute in questi ultimi anni. Alla presenza di una folta platea hanno partecipato al dibattito, tra gli altri, il sindaco di Roma, Walter Veltroni, l’assessore alle Periferie Paolo Carrazza e l’assessore al Bilancio della Regione Luigi Nieri, don Ciotti (presidente associazione “Libera”). Ospite speciale è stato l’assessore alle periferie di Parigi, Pierre Mansat. “In questi anni - ha detto Veltroni - abbiamo cercato di invertire il modo di pensarsi della città che consisteva nel considerare prima il centro e poi tutto il resto. La nostra politica ha puntato a rovesciare questa prospettiva, partendo dalle periferie e facendole diventare il centro dell’azione politica della giunta.” Il sindaco ha ricordato i numerosi interventi: “abbiamo realizzato 11 mila punti luce su 800 strade, aperto scuole, centri sportivi, punti verdi, reso Tor Vergata una delle università più prestigiose della nostra città, aperto librerie e biblioteche”. Veltroni ha assicurato che il lavoro, municipio per municipio, continuerà ancora: abbattendo i ponti di Laurentino 38, riqualificando il Residence Roma, creando tre nuovi campus ad Acilia, Pietralata e Tor Vergata, aprendo nuovi asili, tutti in periferia. Veltroni ha spiegato che “la realtà delle periferie romane è diversa da quella delle banlieue parigine per i rapporti comunitari che ancora resistono” e, come dimostrano “i Contratti di Quartiere, la politica del Comune è un esempio di compartecipazione con i comitati e i cittadini”. L’assessore Carrazza, ha sottolineato la necessità di mettere in atto “politiche integrate perché le periferie romane sono diverse tra loro ed è perciò necessario sviluppare un rapporto soprattutto con i cittadini sul territorio”. In tutti gli interventi è stata ribadita con forza la necessità di realizzare una città policentrica e solidale che faccia delle periferie una risorsa da impiegare a favore di tutta la città. Gli attori protagonisti di questa grande trasformazione, sono gli stessi cittadini, le istituzioni locali, le associazioni, gli operatori economici, sociali e culturali, il mondo della ricerca e dell’università. Questi ultimi sono chiamati a partecipare insieme con gli amministratori per ridisegnare la città legale dei servizi e dei diritti. Le leve democratiche su cui insieme stanno agendo sono quelle delle normative di riqualificazione urbana e sociale messe a disposizione dalle istituzioni: nuovo Piano Regolatore, Consorzi di autorecupero per mezzo di “opere a scomputo”, Contratti di quartiere, Piani di recupero urbano - ex articoli 11, “Toponimi” (l’ultima novità in fatto di perimetrazione delle nuove zone abusive che potranno avvalersi delle stesse possibilità previste per le zone “O” ex-abusive inserite nel piano regolatore). Il convegno si è concluso il 26 febbraio con l’intervento di artisti, poeti, ambientalisti, architetti e associazioni di cittadini. 27/02/2006